DEDICA
mercoledì, marzo 28, 2007
Il laboratorio.
In these days Michele and Elena are making and adding to the cart the paper machè statues and decorations.
martedì, marzo 27, 2007
Elena al lavoro
Le fasi già realizzate.
Nella foto: statue già pronte. Queste saranno fissate sulla parte posteriore del carro, una volta che sarà terminata la struttura portante, e verranno decorate.
Nella foto a destra i personaggi così come sono nel bozzetto di M. Pentasuglia.
Si è a metà del lavoro per quanto riguarda la preparazione della struttura.
Volendo fare un elenco preciso dei diversi passaggi ad ora attuati nella realizzazione del carro ecco qui di seguito le diverse fasi:
1. Un falegname (Angelo Chico) realizza una struttura in legno leggero che viene montata sulla struttura fissa del carro, la quale a sua volta è ben salda al meccanismo in ferro che muove tutta la macchina del carro.
(ricordiamo che la struttura realizzata dal falegname Angelo, sarà strappata via durante l’assalto al carro nella sera del 2 luglio)
2. Si “incarta” il carro con cartoncino poroso e colla vinilica.
2.1 Al contempo altri elementi in legno creati per arricchire il carro (ad esempio cupole) vengono preparati e tenuti da parte.
2.2 Sempre a parte vengono realizzate le statue in cartapesta, i bassorilievi, vasi, e tutte quelle parti che saranno l’ornato del carro.
3. Una volta “incartato”, il carro viene decorato con i bassorilievi e gli altorilievi preparati in precedenza.
3.1 Si preparano le cornici nelle quali saranno dipinti paesaggi, delle scene pastorali o eventi i tratti dal vangelo.
lunedì, marzo 26, 2007
La cartapesta: le decorazioni del carro
Su una lato del carro vedo delle decorazioni che sono gà state fissate con del nastro adesivo.
- Si aggiungono ancora due strati insieme di carta marrone e bianca.Il pezzo viene messo da parte perché si asciughi.
domenica, marzo 25, 2007
Angelo continua il suo lavoro.
...e nel frattempo Angelo crea altre strutture in legno da aggiungere al carro per renderlo ancora più bello.
Vi sono anche alcuni giovani ed operosi collaboratori. Chi sono? Cosa fanno?
Ne parleremo nei prossimi post.
Angelo at work
...in the meantime Angelo is creating more wooden structures to be added to the cart in order to embellish it.
There are two young and hard-working people? Who are they? What are they doing?We will tell about them in the following posts.
Il carro nella terza settimana.
La sua risposta: " Lo stiamo incartando! Si incarta il carro perchè devono essere eliminate alla vista tutte le parti in legno."
THIRD WEEK OF WORK
I Pentasuglia, famiglia di cartapestai: Michelangelo Pentasuglia
...continua la nostra intervista fatta a Michelangelo Pentasuglia:
Nel 1937 mio padre ha realizzato un secondo carro e poi ancora un altro nel 1947.
Nel '47 io avevo 13 anni e siccome ero “allergico” allo studio, quando seppi che mio padre aveva vinto il concorso per la realizzazione del carro non volevo più andare a scuola per aiutare mio padre nel suo laboratorio.
Marinavo spesso la scuola ed avevo già perso un anno di scuola l’anno precedente, nel 1946 quando, con la presenza delle truppe di occupazione nella nostra città e nei nostri istituti scolastici, era facile non raggiungere la quota dei giorni di presenza che ti permettevano di superare l’anno. Il mio maestro, Don Gaetano Serravezza, nel ‘47 chiamò mio padre e gli disse: “ma tuo figlio che fine ha fatto? Perché non viene a scuola?”
Io lavoravo al carro con mio padre, ma non mi era permesso di fare tutto quello che lui faceva, per cui decisi di costruire un carro in miniatura, per conto mio. Una volta terminato il mio piccolo carro decisi di portarlo casa. Un italo-americano che era a Matera in visita ai suoi parenti mi vide passare con il carro che avevo realizzato. Lui era seduto ai tavolini esterni di una bottega e lo volle comprare. Mi diede 500 lire.
Questo in miniatura è stato il primo carro che ho realizzato e venduto! Da allora non ho mai smesso. Con mio padre ho fatto circa 30 carri ma da alcuni anni sono solo nel realizzarmi perché mio padre è scomparso nel 2005.
sabato, marzo 24, 2007
I Pentasuglia, famiglia di cartapestai: Francesco Pentasuglia
Si sono create quindi due botteghe: una del mio prozio Raffaele e l’altra di mio padre Francesco e fino al 1940 si sono alternati nella costruzione del carro.
Nel giugno del 1940 con l’arrivo della guerra la costruzione del carro affidata a mio padre è rimasta incompiuta. Nel 1945, lo stesso carro è stato terminato e portato in processione.
My prozio Raffaele and my father Francesco from that year begun to have their own workshop and until to 1940 they alternated in the construction of the wagon.
In the June of 1940, with the arrival of the war, the construction of the wagon was interrupted and the work of my father was left aside. But in 1945, the same wagon was completed.
I Pentasuglia: famiglia di cartapestai - Raffaele Pentasuglia
R. La lavorazione della cartapesta è cominciata con Raffale Pentasuglia fratello di mio nonno.
Il primo carro nella mia famiglia è stato realizzato nel 1923 da Raffele, mio prozio.
D. Da chi ha appreso il tuo prozio Raffele P. l’arte della cartapesta? Ha lavorato con altri cartapestai?
R. No, è stato un’autodidatta. Lui era il figlio grande nella famiglia di mio nonno, il primo di 4 fratelli; mio nonno lo aiutava soprattutto nella pittura. Non hanno appreso da altri, in realtà la famiglia Pentasuglia ha sempre avuto una vena artistica ed una curiosità nel fare arte che li ha portati ad inventare le proprie tecniche e manualità. Queste sono scaturite sicuramente dalla creatività delle persone che mi hanno preceduto.
Noi parliamo ora di abilità nel fare la cartapesta, ma in realtà la persona che si dedica a quest’arte deve sapere fare altre: deve saper lavorare l’argilla con la quale creare le varie sculture che si vogliono aggiungere al carro. Dai lavori in argilla si creano poi dei calchi in gesso che saranno quindi il negativo per fare gli elaborati in cartapesta.
Questo mio prozio era molto bravo a lavorare l’argilla. I carri fatti in precedenza (prima del 1923) erano molto spogli, e piccoli, addobbati solo con ornate, Raffaele è stato il primo ad abbellire il carro con statue. Lui ha cominciato a cambiare la modalità con cui si faceva il carro sino a quel momento.
Which are the origin of the papier machè tradition in your family?
Raffale Pentasuglia, brother of my grandfather, started to realize papier machè works. The first cart was realized by him in 1923 by Raffele.
Has Raffele learned this art from someone else?
No, he was a self made artist. He was the great child the family of my grandfather, the first one of 4 brothers; my grandfather helped him in painting. They did not learned from others, in reality the Pentasuglia family has always had an artistic vein and a curiosity in art that brought them to create their own techniques and to improve their manual skills. All the people that preceded me were very creative.
We now speak about the ability in making “cartapesta”, but in reality the person that dedicates himself to this art has to know how to do other things: he has to know how to work with clay in order to create the sculptures that have to be fixed on the cart. It is from the items done with clay that you can obtain a mould in chalk which is used as a negative in the papier machè technique!
This uncle of mine was very skilled in working with clay. The carts done before 1923) were very bare, and small and decorated only with simple decorations. Raffaele has been the first one to embellish the cart with statues. He has started to change the manner used till that moment to realize the carts.
venerdì, marzo 23, 2007
Dicono del blog.
Il Carro della Bruna, work in progress
venerdì 23 marzo 2007
Bella questa idea. Un'amica mi ha segnalato un'iniziativa degna di nota, e mi permetto di rigirarla a tutti voi in rete.
Tra i motivi di critica ai tipici attegiamenti materani, spesso si sente dire, e l'ho fatto anch'io a volte, che questa è una città che "dimentica facilmente".
Non è del tutto vero. Un gruppo di persone ha avuto questa brillante idea, ovvero dedicare un blog alla costruzione del Carro della Bruna 2007 .
Grandissimi, bravi! La cosa ancor più bella è che il blog è dedicato alla figura di un maestro cartapestaio materano: Francesco Pentasuglia
Grazie a te, Donato, per averci citato nel tuo blog.
ABOUT THE BLOG
16 marzo 2007
James Martin scrive di noi sul suo sito: http://goeurope.about.com/
Italian Pleasures - Caffè, Cibo, Carro, Casa and Elvis
"One of my favorite Italian festivals is the Festa della Madona Bruna in Matera, Italy in the Basilicata region. The focus of the festival is the paper mache decorated cart, or carro, that's paraded through town. The carro is quite baroque, a complex construction with many intricate flourishes. Well, this morning Tina Festa writes of a new blog that's documenting the carro building process, which has just started. The festa is on July 2nd. See: Il Carro della Bruna. It's in Italian and English, so you can practice you language skills by reading it. And guess what? The guy that does the artistic paper machè work is named Michelangelo! Anyway, Matera is known for its underground Sassi dwellings, and you can get a virtual tour of one at la Casagrotta del Casalnuovo."
martedì, marzo 20, 2007
Il tema del carro Ed. 2007
Parabola dei lavoratori delle diverse ore
THE THEME OF THE CART
The central part of the carro is dedicated to a theme that changes every year. This year the theme is WORKING. It refers to the parable in Matthew 20.
3"About the third hour he went out and saw others standing in the marketplace doing nothing. 4He told them, 'You also go and work in my vineyard, and I will pay you whatever is right.' 5So they went.
"He went out again about the sixth hour and the ninth hour and did the same thing. 6About the eleventh hour he went out and found still others standing around. He asked them, 'Why have you been standing here all day long doing nothing?'
7" 'Because no one has hired us,' they answered. "He said to them, 'You also go and work in my vineyard.'
8"When evening came, the owner of the vineyard said to his foreman, 'Call the workers and pay them their wages, beginning with the last ones hired and going on to the first.'
9"The workers who were hired about the eleventh hour came and each received a denarius. 10So when those came who were hired first, they expected to receive more. But each one of them also received a denarius. 11When they received it, they began to grumble against the landowner. 12'These men who were hired last worked only one hour,' they said, 'and you have made them equal to us who have borne the burden of the work and the heat of the day.'
13"But he answered one of them, 'Friend, I am not being unfair to you. Didn't you agree to work for a denarius? 14Take your pay and go. I want to give the man who was hired last the same as I gave you. 15Don't I have the right to do what I want with my own money? Or are you envious because I am generous?'
16"So the last will be first, and the first will be last."
sabato, marzo 17, 2007
Il lavoro di Angelo Chico
Il carro ha un'anima.
Intervista ad Angelo Chico (conosciuto a Matera come Janglucchj, come lui tiene a precisare)
Angelo Chico è nato il primo gennaio del 1928, ha 80 anni e ha partecipato alla costruzione di 43 carri.
D. Con quanti maestri cartapestai avete lavorato?
R. Con Francesco Pentasuglia, papà di Michelangelo, con Raffele Epifania, con Nicoletti Francesco e con Michele Pentasuglia.
D. avete creato quindi la struttura per 43 carri…
R. In realtà un’anno il carro l’ho fatto due volte! Nel 1996 quando il carro è stato distrutto nella notte tra il 25 e 26 giugno una settimana prima della festa!! (Nota nostra: Parleremo di questo evento in un post dedicato)
THE CART HAS A SOUL
When we admire the cart completed in the days before the celebration or during the parade that will bring it to the final assault, we observe this masterpiece in its totality. But, under the decoration, the layers of papier mache and the statues there is a soul in wood cleverly built by a 80 year-old gentleman: Angel Chico.
Interview to Angelo Chico (known in Matera by his knickname “small angel”)
He was born on the 1st of January in 1928; he is 80 years old and has collaborated in the realization of 43 carts.
Q. How many artisans have you been working with?
A. With Francesco Pentasuglia, Michelangelo’s father, with Raffele Epifania, with Nicoletti Francesco and with Michelangelo Pentasuglia.
Q. ..up to now you have made he wooden structure for 43 carts!
A. To be true one year I made it twice! It was in 1996 when the cart was destroyed in the night between the 25th and 26th of June! One week before the parade!
mercoledì, marzo 14, 2007
Pentasuglia al lavoro.
Chi sta lavorando al carro?
A lui abbiamo fatto un'intervista che vi offriremo nei prossimi post.
WHO IS WORKING AT THE CARRO RIGHT NOW?
Angelo Chico is making the wooden structure on which Michelangelo Pentasuglia will put his papier machè parts.
Ecco il carro in questo momento (14_03_07)
domenica, marzo 11, 2007
mercoledì, marzo 07, 2007
July 2: The festival
http://www.aaanetserv.com/turismo/basilicata/cultura.html
martedì, marzo 06, 2007
La magia della cartapesta (di Filippo Olivieri)
Non sono rimasti in molti, sono quasi una rarità. Sono custodi di segreti artistici che sono intimamente connessi con le tradizioni culturali e popolari della Basilicata. Basti pensare a Matera e alla Festa della Bruna, dove il carro in cartapesta, distrutto ogni anno dalla folla, costituisce l’emblema assoluto di questa tradizione secolare.
Di carri in cartapesta, Michelangelo Pentasuglia, classe 1934, ne ha costruiti tanti. Nove li ha realizzati da solo, molti altri, invece, in compagnia del padre, Francesco Paolo, deceduto alcuni mesi fa. La famiglia Pentasuglia rappresenta un riferimento importante per chi intenda ricostruire il legame della città di Matera con l’arte della cartapesta. Raffale Pentasuglia, nato nel 1878 e zio di Francesco Paolo, fu il primo, nel 1923, a utilizzare statue in cartapesta nell’addobbo del carro della Bruna. Michelangelo racconta con orgoglio e passione il legame della sua famiglia con quest’arte che precisa subito - "non è di serie B: saper lavorare la cartapesta significa fondere abilmente elementi di architettura, disegno, decorazione, scultura". .....
Questo è solo un abstract dell'articolo "La magia della cartapesta" scritto da Filippo Olivieri.
Potete scaricare l'intero articolo, ricco di preziose immagini ed informazioni sull'arte della cartapesta a Matera, linkando a:
http://www.consiglio.basilicata.it/mondo_basilicata/mb09-10/mb9-10-10_7.pdf
Michelangelo Pentasuglia (In English)
The Pentasuglias’ artistic tradition is intimately linked to the historical tradition of July 2nd, day when Matera celebrates the Virgin of Bruna. During the years, Michelangelo Pentasuglia has made, by himself and with his father’s collaboration, more than 40 papier-mâché carts, regularly destroyed at the end of the celebration day. This artist’s precious hands give shape to decorative elements able to express at its best a people’s devotion for their patron. “My cart of the Bruna comes up before we start to assembly the wooden structure, since its soul is already contained in the sketch which sums up the Gospel message suggested by our Bishop. Then the cart takes shape, layer after layer, in a process of constant becoming that makes each cart different from the preceding ones, in a creative course where imagination braids with the manual ability and experience”.
And Pentasuglia tells about his approach with the workshop that is linked to a strange anecdote: “When I was a child, I did not like much going to school; I preferred playing with “buttons” with my friends. When my teacher asked my father the reason of my repeated non-attendance, I was hardly able to limit his anger. It was 1947 and it was then that I said my father that I would have preferred to follow him in his job, at the “factory of the cart”.
Thus, Michelangelo Pentasuglia has never attended any art academy. Better still, he is proud to be a self-taught person, like his father, and to be an artist recognized and famous despite he only attended the primary school.
Today, we were saying, the papier-mâché artists are disappearing. And Michelangelo Pentasuglia is worried. “My hope - the artist says - is all contained in the intensity with which my grandson Domenico, 4, looks at me while I am working. In his eyes I see again the same passion with which I tried to catch the secrets of this art from my father”.
And yet, in the past, there have been several attempts to create a school for papier-mâché which could allow the artistic growth of young talents.
Vain attempt! “We must believe in it more. We need investments able to expect a return that is not immediate, since this job cannot be learnt in a few months. If we could understand that the papier-mâché is an integral part of the culture of Basilicata, then we would be able to hope in a future that can guarantee to this tradition continuity in time”.
Anyway, it is known that those who choose the road of art do not find easily the economic acknowledgments for the care they spend and the talent they express.
“Sincerely speaking - Pentasuglia confides - my workshop is open everyday. I spend in here most of my day, because I never lack work. And yet, from the economic point of view, I can peacefully say that “I live with dignity from day to day”. I cannot deplore, but surely art does not make you rich”.
Yet Michelangelo’s hands (is it a casual name?) express a never ending richness and a permanent tension towards the “beautiful”. And his works, at last, are crossing the regional borders. Apart from making the triumphal cart of the Bruna, Pentasuglia’s artistic activity is linked to the creation of papier-mâché Nativities with terracotta statues, fine-gold plating in churches and frames.
A 5-star hotel that is opening in the town of Sassi will order him headboards with papier-mâché elements to decorate its double beds. And then also gift and fancy goods, wedding keepsakes and paintings, always under private order.
lunedì, marzo 05, 2007
Presentazione bozzetto Carro Trionfale - Edizione 2007
In data 05/03/2007 è stato presentato, alla presenza anche dell'arcivescovo di Matera- Irsina monsignor Salvatore Ligorio, il progetto del nuovo carro trionfale della festa della Madonna della Bruna, che si svolge ogni anno il 2 Luglio, e che per quest'anno avrà come tema il "lavoro".